BASILICANDO, Il lavoro dei ragazzi della classe II C è stato premiato alle #giornatedelpaesaggio – CATEGORIA “PaesaggiAMO a scuola – foto” – docente referente del progetto: Lidia Gioioso
La Basilicata è una terra ricca di boschi, di rocce, di piccoli borghi caratteristici ma anche di città antiche e storiche ogni parte di essa racconta una storia diversa. Il suo territorio è in continuo mutamento, la nascita di centri urbani sempre più complessi e industriali, luoghi destinati alla produzione di materie prime, ma mai distante dalle sue tradizioni e
dalla sua cultura così unica e secolare. Molte le testimonianze di questo suo continuo dialogare con l’uomo e con chi è di passaggio. Basilicando difatti è proprio il cammino o il viaggio in un luogo che rimane sempre in contatto con i suoi abitanti. I suoi monumenti storico-religiosi scavati nella roccia, i suoi borghi arroccati sulle montagne, presentano uno scenario unico nel suo genere. Il paesaggio naturale e quello rurale ci suggeriscono la presenza di un alla ricerca di un dialogo mai perso e ancestrale con l’uomo e la natura. La raccolta delle foto del lavoro dal titolo “Basilicando” vuole mettere in evidenza questa lunga tradizione culturale e religiosa strettamente legata al territorio lucano e a chi la abita.
La raccolta delle foto si apre con la veduta di Savoia di Lucania dove il palmo di una mano raccoglie in sé la veduta del paese (metafora della presenza dell’uomo) e il simbolo di un fiore di pesco (la natura) simbolo di unione e di rinascita tra il paesaggio naturale e l’ambiente urbano che dovrà essere sempre in armonia con la natura circostante
come si evince dalla seconda foto dove le cascate della valle del Tuorno fanno da protagoniste. Esse fanno parte delle bellezze uniche del territorio Lucano e in particolare di quello di Savoia: Le Cascate di Savoia situate nella Valle del Tuorno sono immerse nella natura selvaggia. La terza foto rappresenta un paesaggio innevato dove in primo
piano si staglia un grande Campanile della chiesa di San Pietro Apostolo del 1460 situato al centro del piccolo paesino come a sottolineare il dialogo della Basilicata con la tradizione religiosa quella Cattolico-Cristiana presente in tutto il territorio della Basilicata come si evince nella quarta fotografia dove viene ritratto il piccolo santuario rupestre
dedicato a San Michele e situato a Sant’Angelo Le Fratte. L’unione tra l’uomo e la natura è visibile anche nella città urbana di Potenza dove il parco fluviale del Basento (la natura) e la città cercano di dialogare dando attraverso il gesto della stretta di mano di due giovani un simbolo per il futuro che verrà e che sarà e dovrà essere all’altezza dei
sogni di tutti e in armonia con l’ambiente circostante. Una finestra infine inquadra la città di Potenza vista da lontano e illuminata dalle luci del primo mattino l’Alba appunto come a evidenziare la metafora della rinascita e del dialogo tra la città e l’ambiente nella speranza di aprire un futuro migliore per le nuove generazioni in una sorta di immobile silenzio











