Prof. Prospero ARMENTANO
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Fino al 1998 la figura del capo d’istituto era suddivisa nei ruoli di Preside, preposto a dirigere scuole secondarie di primo o secondo grado, e di direttore didattico, posto al vertice delle scuole primarie. A seguito della legge sull’autonomia scolastica (L 59/97 art.21, DPR 275/99), e dell’attribuzione della qualifica dirigenziale (Dlgs 59/98), le due figure si sono accorpate in quella unica di dirigente scolastico.
Le autonomie scolastiche sono 8.639 (dati Miur per l’a.s. 2013-2014), tuttavia, a seguito dei nuovi parametri sull’assegnazione dei dirigenti e dei direttori amministrativi, solo le istituzioni scolastiche con un numero di studenti superiore a 600 (ridotto a 400 per le scuole site in comunità montane o piccole isole) possono vedersi assegnare vertici titolari: gli istituti sottodimensionati verranno assegnati a dirigenti e direttori reggenti, già titolari in un’altra istituzione. Le istituzioni scolastiche sottodimensionate sono pari a 590 pertanto la dotazione organica dirigenziale risulta di 8.193 unità complessive per l’a.s. 2013/2014.
Il dirigente scolastico, inquadrato nella dirigenza dello stato (Area V della Dirigenza), è (decreto legislativo n. 165/01, art.25) “responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare il Dirigente Scolastico organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia ed è il titolare delle relazioni sindacali”. Il “Preside”, prima quasi primus inter pares, è stato trasformato in Dirigente Scolastico con l’autonomia scolastica concessa negli ultimi anni ha ricevuto maggiori responsabilità e soprattutto una veste nuova.
Il dirigente controlla le risorse finanziarie concesse dallo Stato alla scuola a lui affidata, e deve fare periodicamente resoconto del bilancio al Consiglio d’ Istituto. È sua la firma sotto ogni circolare o documento emesso dalla scuola, e di conseguenza è anche sua la responsabilità su ciò che i documenti dicono. In sostanza, col tempo sta avendo sempre più le funzioni di un normale dirigente d’azienda.
Ai Dirigenti scolastici spetta lo svolgimento di numerosi e peculiari incarichi aggiuntivi tra i quali la presidenza delle commissioni giudicatrici degli esami di stato del primo e del secondo ciclo, la presidenza di commissioni di concorso a cattedre, la reggenza di ulteriori istituti scolastici, la direzione delle attività connesse all’educazione degli adulti e alla terza area degli istituti professionali, la direzione di corsi di formazione per il personale. Per i suddetti incarichi spettano al dirigente indennità aggiuntive, fatta eccezione per l’incarico di presidenza delle commissioni giudicatrici degli esami di stato del primo ciclo (ex esami di licenza media). Tale incarico, pur essendo obbligatorio e aggiuntivo, non comporta compensi né alcun rimborso spese.
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incarico reggenza con protocollo
C.V. Prospero Armentano_signed
timbro_Atto di Indirizzo a.s. 2023-2024 del Dirigente scolastico al Collegio dei docenti-signed