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Una serata emozionante e ricca di significato quella che si è svolta ieri sera al Teatro Francesco Stabile di Potenza in occasione della presentazione del Calendario dell’Esercito Italiano 2025. L’evento, iniziato alle ore 18:00, ha visto protagonisti gli studenti e i docenti del Liceo Musicale e Coreutico, che hanno offerto al numeroso pubblico presente una performance di alto livello artistico.

Un’apertura solenne con l’Inno di Mameli

L’apertura della manifestazione è stata affidata all’orchestra e al coro del Liceo, accompagnati da una coreografia di danza classica realizzata dalla classe 3MC, che hanno eseguito l’Inno di Mameli sotto la direzione del Maestro Saverio Sangiacomo. Un momento di grande intensità emotiva che ha subito coinvolto il pubblico presente.

La preparazione musicale è stata curata dai professori Maria March Vazquez, Marco Coviello, Antonio Pace, Rocco Baccelliere, Giovanni Catena e Saverio Sangiacomo, mentre per la parte coreutica ha lavorato la professoressa Giuliana Voi.

Il valzer e la polka viennese

La serata è proseguita con due celebri composizioni del repertorio classico: “The Blue Danube Waltz” e “Tritsch Tratsch Polka”, entrambe dirette dal Maestro Luciano Brancati. L’orchestra ha saputo restituire tutta l’eleganza e la vivacità di questi brani immortali, grazie alla preparazione curata dai professori Maria March Vazquez, Marco Coviello, Antonio Pace, Rocco Baccelliere e Giovanni Catena.

L’atmosfera natalizia con Jingle Bell Rock

Il programma musicale si è concluso con “Jingle Bell Rock”, eseguito dagli studenti del Laboratorio corale con l’accompagnamento al pianoforte di Sofia Fasanella, sotto la direzione del Maestro Saverio Sangiacomo. Un brano che ha portato l’atmosfera natalizia nel teatro, concludendo la parte musicale con leggerezza e gioia.

Le installazioni artistiche

Ad arricchire l’evento, sono state presentate anche due significative installazioni artistiche. La prima, intitolata “L’Ora di cangiare”, è un trittico realizzato con olio su multistrato dagli studenti D. Parente, M. Galasso e G. Missanelli della Sezione Arti Figurative e Discipline Pittoriche, insieme a M. Cilibrizzi della Sezione Grafica e G. Sacco della Sezione Architettura e Ambiente.

La seconda opera, “Le Suffragette”, realizzata con grafite su carta scenografica dalle classi 3 e 5 della sezione Arti Figurative e Discipline Pittoriche, ha rappresentato un omaggio importante alla storia dell’emancipazione femminile.

L’intervento del Colonnello Paolo Franciosa

Il momento centrale della serata è stato l’intervento del Colonnello Paolo Franciosa, Comandante del Comando Militare Esercito “Basilicata”, che ha sottolineato l’importanza dei valori per l’Esercito e per la Nazione.

Utilizzando una metafora efficace, il Comandante ha paragonato l’Esercito a un corpo umano, dove i valori rappresentano “i nervi e i tendini: senza di essi, quel corpo è immobile”. Ha ricordato che quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario della formula del giuramento militare, definita nel 1946, evidenziando come i valori militari non siano semplici parole ma “regole di vita, l’etica e la bussola del soldato”.

“Quando si giura fedeltà alla Repubblica, si sottoscrive un contratto con l’Italia”, ha dichiarato il Colonnello Franciosa, sottolineando come questi valori si traducano in responsabilità, servizio, dedizione e sacrificio. Valori immutabili nel tempo che uniscono i soldati di ogni generazione attraverso le stesse parole: “Lo Giuro”.

Il Comandante ha concluso richiamando l’importanza dell’elemento umano anche nell’era della tecnologia: “È nella forza del soldato, nella sua coerenza ai valori, che si trova la garanzia che quando sentiamo dire ‘Chiamate l’Esercito’, l’Esercito c’è. C’è sempre stato e sempre ci sarà, grazie ai suoi valori”.

Un evento di successo

L’evento, coordinato dalla professoressa Annateresa Caprara, ha rappresentato un momento di incontro significativo tra il mondo della scuola e le Forze Armate, dimostrando come i valori di impegno, dedizione e servizio alla comunità siano patrimonio condiviso dalle nuove generazioni.